martedì 17 luglio 2012

Un altro duro colpo per il calcio a 5 italiano, in serie A Bisceglie e Canottieri Lazio non si iscrivono.


Il Calcio a 5 italiano è alla frutta, che peccato! Due importanti società  rinunciano al campionato di serie A. Lo storico Bisceglie di mister Capurso e la Canottieri Lazio (Acqua Claudia Roma) vincitrice dei play off di A2, buttano la spugna. Altre defezioni si sono avute in A2 e B. L' Augusta,la storica società siciliana retrocessa in A2 quest'anno, invitato a presentare domanda di ripescaggio, il presidentissimo del club siciliano Santanello ha risposto: <<No grazie, sarebbe da pazzi>>.
E’ in dubbio  la stessa sopravvivenza del club che con i suoi 22 anni di vita è tra i più vetusti del panorama del futsal nostrano . Meno male che c'è il Napoli Calcio a 5 che sembra deciso a presentare la domanda di ripescaggio con il proposito di riportare la Campania ai vertici della disciplina! Il mio spassionato consiglio, per quello che può valere, è di non fare un simile passo se le risorse economiche disponibili non dovessero permettere di fare un progetto che non si esaurisca miseramente al termine della stagione. Per finire dico di non essere d'accordo con Pietro Santercole, ottimo giornalista di calcio a 5 anteprima, quando pochi giorni fa ebbe a dire, riferendosi alle mancate iscrizioni dei club sopra citati:<< Meglio così......... pochi ma buoni!!>>. Ma che significa? Di questo passo, tra qualche anno, il campionato italiano di seria A sarà ridotto ad un mini torneo a cui potranno iscriversi solo la Luparense, la Marca, la Lazio, il Montesilvano e il ricchissimo ASTI la cui proprietà sembra passata nelle mani di un petroliere arabo. Le cause del naufragio del calcio a 5 non sono da ricercare solo nella crisi mondiale che sta scuotendo l'occidente. Sotto accusa ci sono le scelte non fatte una decina di anni fa, la forzata rinuncia, per non creare disturbi al calcio maggiore, a quella che sembrava una necessaria ed inevitabile riforma della disciplina  invocata per altro da tutti gli addetti ai lavori. E poi la mancata discontinuità nei vertici dirigenziali che sono immutati da quasi 15 anni e ormai incapaci di produrre nuove e coraggiose idee  atte a rompere l’assurdo schema che vuole il calcio a 5 asservito a quello a 11. E ancora il mancato rispetto della normativa FIFA riguardante lo status del giocatore di calcio a 5 (Annesso 6 del 2007), hanno fatto si che questa disciplina rimanesse fondata sugli incerti e deboli principi dettati all’inizio degli anni ’90. Le premesse del fallimento ci sono tutte, poi la crisi economica, con il mancato interesse da parte degli sponsor delle fatture maggiorate, sta librato il colpo mortale. Oggi scompare il Bisceglie, la Canottieri  Lazio e forse l’Augusta, a chi toccherà la prossima stagione? Si accettano scommesse!

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