martedì 13 ottobre 2020

Il Calcio a 5 riprende tra le difficoltà’ non ultima, quella che nel prossimo DPCM rientri tra gli sport ad alta possibilità’ di contagio




Da oggi il Panathlon Planet ripropone tra i suo redattori Giuseppe Balzano, per gli amici Geppino, 73enne già calciatore dilettante e allenatore, sia di calcio a 11 che a 5.

 

Balzano è anche giornalista sportivo pubblicista responsabile della Comunicazione del Club Panathlon “Costiera Sorrentina & Vesuvio”. Collaborerà con noi del Planet, raccontando le vicende dei campionati nazionali (serie A e A2) di calcio a 5.

 

Balzano, personaggio molto noto, ed apprezzato nel mondo dello sport, è candidato, per il 2019, alla “Palma di Bronzo”, benemerenza che il CONI assegna ai Tecnici di tutti gli sport che abbiano acquisito importanti meriti sportivi.

 

Dunque si parlerà di Calcio a 5 o Futsal anche su PANATHLON PLANET, a raccontarvelo sarà appunto Giuseppe “Geppino” Balzano. Benvenuto nella nostra redazione.


Come è oramai noto, la pandemia del Covid-19, determinò il distanziamento sociale e il confinamento in casa degli italiani. La conseguenza è stata che per quasi tre mesi la vita ha subito uno stop di tutti i suoi aspetti principali, causando un grave danno all’economia nazionale. Anche lo sport si è dovuto fermare, interrompere i vari campionati in corsa e rinunciare ad assegnare alcun titolo. Al termine della prima emergenza,  a causa degli enormi investimenti fatti ad inizio stagione, hanno potuto portare a termine i loro campionati, ma in totale assenza di pubblico, sport come il calcio (serie A e B), l’automobilismo e il motociclismo. Le partite di calcio si sono svolte in stadi vuoti come vuote sono rimaste le tribune dei circuiti automobilisti

Il Covid-19 ha inevitabilmente coinvolto anche la disciplina del Calcio a 5 o FUTSAL, nome scelto dalla FIFA e ricavato dall’idioma brasilero – portoghese Futbol do Salao, ossia football in sala, inteso come calcio giocato al coperto in palestra o, come più comunemente succede nella massima serie italiana, nei palazzetti dello sport.

Ma per il calcio a 5, le problematiche indotte dalla pandemia, sono state maggiormente disastrose perchè si sono sommate alla già difficile situazione che la Divisione Nazionale Calcio a 5 (Divisione sotto l’egida della LND) stava vivendo  fin dall’inizio del 2020.

Due i fatti che, tra maggio e giugno scorso, hanno avuto l’effetto di un sisma all’interno della Divisione. Nel mese di Maggio succede che, Andrea Montemurro, Presidente dell’organismo di gestione del calcio a 5 italiano, si dimette in seguito all’accusa mossa nei suoi confronti dalla Procura Federale di aver favorito una società laziale di serie A, rivelando informazioni riservate. Successivamente, posto a giudizio, il presidente Montemurro viene condannato dal Tribunale Federale Nazionale ad una lunga interdizione.

Il mese successivo, dopo aver acquisito le relazioni prodotte dal servizio ispettivo e dal Collegio dei Revisori dei conti della stessa Divisione, nelle quali venivano evidenziate delle irregolarità amministrative e gestionali da parte della Divisione Calcio a 5, risalenti al febbraio 2020, il massimo organismo della LND ordina il commissariamento della stessa nominando Commissario straordinario Giuseppe Caridi, attuale vice presidente LND per l’area centro con il mandato di riportare la Divisione, laddove le condizioni lo consentiranno, ad una gestione ordinaria con la indizione dell’assemblea elettiva da effettuarsi entro il 31 ottobre 2020. La decisione si imponeva anche tenendo conto che l’organo di gestione della Divisione si era ridotto numericamente a seguito delle dimissioni dell’ex presidente e di ulteriori 3 consiglieri.

Quando tutto sembrava poter tornare alla normalità, succede che il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare, – all’esito della Camera di Consiglio, accoglie il ricorso avverso al provvedimento di commissariamento  della Divisione Calcio a 5, decretato dalla LND e presentato dal Vicepresidente Vicario Gabriele Maria Di Gianvito, dal Vicepresidente Vittorio Zizzari e dai Consiglieri Marco Calegari, Bernardo Lodispoto e Andrea Farabini.  La sentenza annulla gli atti impugnati, lasciando in carica l’attuale Consiglio Direttivo presieduto dal Vice presidente Vicario Gabriele Maria Di Gianvito.

I danni procurati dal Covid-19, le accuse al Presidente costretto a dimettersi e le comprovate malefatte amministrative, avrebbero potuto decretare la definitiva scomparsa del già agonizzante calcio a 5 italiano. Bisogna anche dire che in FIGC, il calcio a 5, non è stato mai amato, anzi si è fatto di tutto per non farlo crescere  e non  assumere una identità ben definita che gli avrebbe permesso di distinguersi nel variegato panorama dello sport italiano.

La dice tutta il fatto che il CONI, da 20 anni e piu, si rifiuta di proporre il calcio a 5 ai giochi olimpici mentre è sport olimpico il Beach Volley e ai prossimi giochi vedremo anche il Beach Soccer e il Padel. Il riconoscimento di sport olimpico creerebbe, per il calcio a 5, i presupposti per una diversa considerazione finalizzata a quella crescita che gli è stata negata per 26 anni. (1984, anno in cui i calcio a 5 passò sotto l’egida della FIGC).

Oggi le società sono costrette ad affrontare una contraddizione di sistema che rende insostenibile la gestione economica, essendo il calcio a 5 inquadrato come sport dilettantistico ma con calciatori e allenatori che chiedono stipendi da professionisti. La gestione di una squadra di serie A, sulla base degli obiettivi che ogni società si da, ha costi annui che oscillano tra i seicentomila e il milione e duecento mila euro. Quando gli sponsor vengono meno, come succede da un po di anni, i presidenti, prima che si  determinano situazioni economiche di non ritorno che potrebbero fortemente danneggiare  l’attività lavorativa e di conseguenza le proprie famiglie, sono costretti a chiudere i battenti.

Recentemente i Club si sono riuniti con lo scopo di definire le linee guida di un progetto di rilancio della disciplina, partendo dall’istituzione di una SuperLega e  dalla nascita di un canale televisivo dedicato al Futsal. Le società chiedono inoltre maggior  Autonomia, 12 calciatori in distinta gara e non 14, liberalizzare il numero degli oriundi in distinta, ridurre il numero dei calciatori così detti “formati”, riduzione della fideiussione assicurativa e, in generale, dei costi d’iscrizione e delle tasse varie. Infine le società chiedono che i diritti televisivi e la gestione del marketing siano ad appannaggio della SuperLega.  Con questi presupposti, la SuperLega darebbe alla serie A la tanto agognata visibilità e l’identità giuridica per trattare con sponsor e TV.

Dunque, con tutte le preoccupazioni date dai fatti descritti, la stagione 2020/2021 sta per iniziare e la buona notizia, comunicata dalla Divisione Calcio a 5, nella persona del Vicepresidente Vicario Gabriele Maria Di Gianvito, riguarda il rinnovo dell’accordo annuale con Raisport : il canale sportivo della tv di Stato che, acquisendo i diritti del campionato, trasmetterà in esclusiva televisiva le dirette della Serie A maschile per la stagione sportiva 2020-2021. L’accordo prevede la trasmissione di una partita a settimana di regluar season il giovedì sera, così come l’esclusiva relativa alla trasmissione della Final Eight di Coppa Italia 2021 e dei playoff scudetto.

 

Per celebrare l’inizio della stagione post-lockdown nel migliore dei modi, Raisport ha trasmesso in diretta tre partite dell’Opening Day di Salsomaggiore Terme, l’evento che ha sancito il “restart” dell’attività a rimbalzo controllato: si parte giovedì  sera 8 Ott, con la gara inaugurale del campionato 2020/2021, Meta Catania Bricocity-Came Dosson, mentre venerdì si sono affrontate: Cybertel Aniene-Signor Prestito CMB Matera e, a seguire, Sandro Abbate Avellino- Acqua & Sapone Unigross. A completamento della prima giornata di campionato le restanti partite si sono giocate sabato 10 ott. 

 

 

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