Il ruolo del Direttore Tecnico resta, ahi noi, un pio desiderio dei tanti
tecnici che, dopo anni di lavoro sul campo, vorrebbero mettere a disposizione
dei giovani allenatori in attività oggi, l’esperienza acquisita, operando, comunque,
nel rispetto dei ruoli e delle conseguenti responsabilità. Le cause ? Sentite
cosa ha dichiarato mister Marcello Serratore in una recentissima intervista : “E’ uno dei ruoli più importanti che, secondo me, una società
dovrebbe avere e un allenatore dovrebbe pretendere. Quando allenavo, lo
chiedevo “insistentemente” alle Società, in quanto il D.T. è sempre stato,
quasi sempre, un allenatore in precedenza (il mio è stato Massimo Ronconi, da
sempre!) e quindi può dialogare e confrontarsi con il mister su temi
tattici-tecnici di valutazione, organizzativi, di metodologie di lavoro, di
notizie su squadre da affrontare, cosa che, con tutto il rispetto e l’importanza
che hanno altre persone in Società, solo una persona che abbia allenato può
fare e mettere a disposizione del proprio mister, in quanto entrambi parlano la
“stessa lingua”. Questo non vuol dire, nella maniera più assoluta, che il
Direttore Tecnico debba entrare nelle scelte tecniche, quelle restano di
esclusiva competenze del mister. Proprio per questo il D.T., avendo già
allenato, deve sapere fin dove arrivare e non debordare dai propri compiti, in
modo da essere un valido supporto per tutto lo staff tecnico e in particolar
modo per il proprio allenatore. L’intelligenza ed il rispetto dei propri ruoli
fanno sicuramente la differenza nella buona riuscita della cosa. E’ pur vero
che su questo ruolo c’è molta diffidenza da parte di certi allenatori che secondo
me, avendo poca personalità, hanno quasi paura ad avere alle loro spalle una
figura del genere, sentendosi in pericolo per ogni loro errore e non
comprendendo invece l’utilità di tale figura e la totale unione di intenti tra
il mister ed il Direttore Tecnico, sempre nei rispettivi ruoli di appartenenza.”
Da una indiscrezione sembra che mister Serratore,
solo poche settimane fa, volendo ripetere l’esperienza fatta a Potenza in A2
come D.T., si sia imbattuto in una società che, pur volendolo fortemente in
quel ruolo, ha dovuto cedere all’assoluto diniego del proprio tecnico. Diverso
ma, sostanzialmente analogo, l’accaduto al sottoscritto che, richiesto da una
società per ricoprire un importante ruolo dirigenziale privo di qualsiasi
attinenza con il campo e con le problematiche tecnico – tattiche, si era
proposto come D.T. All’unisono società ed allenatore si esprimevano contro una
tale ipotesi temendo un conflitto tra i due ruoli che non avrebbe fatto bene a
nessuno. E’ vero, il conflitto potrebbe nascere se il tecnico con poca
personalità ma soprattutto insicuro della sua preparazione perché alle prima
esperienze, teme il confronto e si convince che l’ingombrante presenza di un
vecchio ed esperto allenatore possa essere fonte di un insopportabile fastidio.
Questo è un limite del tecnico ma anche della società che rinuncia al D.T. per
non scontentare l’allenatore e forse,volendo cercare una parvenza di scusante, per
non offrire a quest’ultimo l’alibi nel caso venga mancato il prefissato
obiettivo stagionale. Cosa dire se non che non è questo il problema dell’attuale
calcio a 5 e che la mancanza di Direttori Tecnici (resp. Area Tecnica) dagli organigramma
delle società, rappresenta solo un piccolissimo neo di un mondo che è ormai in acclarato
default. Ma di questo riferirò le mie opinioni quanto prima!
G. Balzano
Nella foto mister Serratore tra i mister Bellarte e Mussi
Mr Serratore peccato che il Granianum non si è iscritto più...ti sei salvato!
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