martedì 9 aprile 2013

Clamoroso a Rieti: Il presidente Roberto Pietropaoli si dimette e annuncia:” Il prossimo anno non ci iscriveremo. Non ritengo più possibile continuare l’attività agonistica, sarà comunque garantita la regolarità fino al termine del campionato”


08-04-2013 – Il Real Rieti, con una comunicazione ufficiale inviata alla Divisione Nazionale Calcio a 5, comunica le dimissioni del presidente Pietropaoli e che non provvederà all’iscrizione del prossimo campionato di qualsiasi categoria appartenenza, serie A o serie A2.
Motivazioni: Visto l’atteggiamento del presidente
dell’Associazione Calciatori (AIC), l’avvocato Valerio Bernardi che non garantisce la legittimità delle società, adducendo solamente i diritti dei propri assistiti senza garantirne il loro dovere, soprattutto dal punto di vista comportamentale. La classe arbitrale che da sempre è stata rispettata e mai attaccata dalla società amaranto celeste nonostante si siano avuti arbitraggi a dir poco scandalosi, non può essere garanzia d’imparzialità e rispetto della lealtà sportiva. Assenza di normative che garantiscono la società da atteggiamenti mercenari e irriguardosi da parte di giocatori. Per i motivi sopra citati non si ritiene più possibile continuare l’attività agonistica facendo salva la regolarità di questo campionato fino al suo termine.
Il Presidente, nel dimettersi, vuole ringraziare le seguenti persone conosciute ed apprezzate grazie al calcio a 5: Innanzitutto ringrazio il presidente della Divisione l’Ing. Fabrizio Tonelli e il suo vice il Sig. Alfredo Zaccardi, poi i presidenti Iervolino, Mennella, Calzolari e l’amico Iannascoli, i dirigenti Vella, Zizzari e Intraguglielmo, gli allenatori Patriarca, Capurso, Colini, Ranieri, Miki, D’orto, Bellarte e Ricci ed infine i giocatori Zanchetta, Gaucci, Burato, De Bella e Dao.
Come commentare un simile comunicato quando manca ancora tanto dal termine del massimo campionato nazionale di calcio a 5? E’ mai possibile che non c’è stagione senza gravi defezioni con fusioni di più società che scompaiono in improbabili fusioni o addirittura escono dal mondo del calcio a 5 per gli eccessivi costi di gestione? Questi, seppur ridimensionati negli ultimi due anni, per molti rimangono ancora troppo alti a causa soprattutto della fuga degli sponsor che, appesantiti dalla crisi sono sempre in attesa di una legge che favorisca le sponsorizzazioni dello sport dilettantistico, assicurando detrazioni fiscali interessanti. Fin quando non ci sarà una legge di questo tipo e soprattutto una buona ripresa dell’economia nazionale, lo scempio delle società sportive continuerà!

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