sabato 21 novembre 2020

Un primo bilancio guardando la classifica di questo strano campionato fermo alla 7ma. Giornata.



Punto sul campionato di serie A alla vigilia della ripresa dopo gli impegni della Nation League

Di : Geppino Balzano


"Un primo bilancio di un campionato che, causa COVID, viene giocato da squadre decimate dal contagio e in stadi vuoti per la forzata assenza dei tifosi, con il forte dubbio di non portarlo a termine nei tempi istituzionali normalmente previsti, mette in luce una situazione di classifica, in parte, difficile da prevedere. Parliamo dunque di una stagione anomala segnata in negativo dal covid e che per andare avanti ed evitare ulteriori perdite economiche miliardarie, si lega ad un protocollo che fa acqua da tutte le parti e che partorisce il caso Juve – Napoli con una sentenza della Corte d'Appello Federale che fa discutere il mondo del calcio italiano ma che, in buona sostanza, non poteva essere diversa pena il rischio di uno stop definitivo di tutti i campionati professionistici. Sentenza politica? Sicuramente si, ma necessaria. Quello che non va in questa sentenza è l'acredine di cui è farcito il testo delle motivazioni.Il tono usato dal giudice napoletano, Piero Sandulli è inaccettabile, perchè enormemente offensiva è l'accusa rivolta alla società azzurra di “disonestà sportiva” praticata con la complicità dell'ASL napoletana.

La S.S.C. Napoli ha fatto ricorso al Collegio di Giustizia Sportiva del CONI, sperando che giustizia sia fatta. Chi vivrà vedrà!! Dunque, cosa si può dire della classifica instauratesi dopo 7 giornate, rispetto alle previsioni d'inizio campionato?

Sicuramente possiamo dire che delle milanesi, candidate da un generale pronostico come le possibili mattatrici di questo campionato, solo il Milan di mister Pioli ha, fin'ora, mantenuto le promesse mentre delude l'inter a cui Conte ancora non è riuscito a dare una precisa identità, nonostante l'enorme qualità della rosa a disposizione.

I neriozzurri sembrano aver perso le certezze difensive sfoggiate la scorsa stagione e i 10 gol presi tra campionato e Champions in 5 partite ne sono la dimostrazione. L'inter sembra in difficoltà ad esprimere tutte le sue potenzialità, mostrando una mancanza di fiducia nei propri mezzi ma anche qualche problemino di natura tattico. Non sarà facile ma è opinione diffusa che Conte riuscirà in breve a trovare la quadra che faccia riconsiderare l'Inter, una seria candidata allo scudetto. Tornando al Milan si può dire che, alla luce di questo primo scorcio di campionato, quest'anno i rossoneri possono sognare lo scudetto, approfittando anche del fatto che Juve e Inter sono ancora in cerca del necessario equilibrio tecnico – tattico e accusano rispettivamente un ritardo dalla vetta di 4 e 5 punti. Importante, per il prosieguo del campionato dei diavoli milanesi, è quello di non diventare Ibrahimovic dipendente arrivando ai risultati positivi attraverso le qualità del collettivo in grado di esprimere un gioco spettacolare e vincente.

L'inizio titubante della Juve era largamente previsto e, probabilmente determinato dall'inserimento di alcuni nuovi calciatori ma soprattutto dall'aver affidato la guida tecnica ad Andrea Pirlo, un allenatore giovane e da poco patentato. Andrea avrà bisogno di un po' di tempo per capire bene come funzionano le cose in questo nuovo ruolo ma, ricordando che giocatore è stato, non potrà fallire. Poi, l'assenza, causa covid, di Ronaldo per tre gare di campionato e due di Champions e la forma di Dybala che tarda ad arrivare, hanno contribuito non poco a questo inizio zoppicante dei non colorati.

Della “DEA” possiamo dire quello che avevamo largamente previsto e cioè che avrebbe avuto notevoli difficoltà per ripetere le gesta entusiasmanti della scorsa stagione. Ma non è possibile pensare che, al termine della stagione, possa essere fuori dai primi 5/6 posti della classifica finale.

La vera sorpresa in positivo è la seconda piazza occupata dal Sassuolo (15) di De Zerbi. Nonostante la riconosciuta bravura del mister, i modenesi non erano stati pronosticati nei primi quattro posti di questa classifica che, provvisoria quanto vogliamo, rispecchia pienamente quanto di buono fatto fin'ora da Berardi e Locatelli, protagonisti anche nella nazionale di Roberto Mancini.

Anche la Roma, con il suo terzo posto in condominio con il Napoli, è da considerare una sorpresa. Ricordiamo che, in estate, la società giallorossa ha subito una vera e proprio rifondazione con in primis il cambio di proprietà. La situazione economica della società, a dir poco, disastrosa, non le permetteva una adeguata campagna di rafforzamento mentre si prevedeva l'addio di Dzeco. Con queste premesse la squadra di mister Fonseca non veniva ritenuta in grado di competere per le prime piazze e destinata quindi ad un campionato senza troppe pretese. Ha dovuto vendere qualche pezzo pregiato ma è riuscita a tenere Dzeco, Veretout, Mkhitarian, Smailing e ha inserito Pedro, Santon, Ibanez, Kumbulla e Majoral, tutti giocatori di grande esperienza. Con questa rosa possono ambire allo scudetto anche i giallorossi.

Ed ora il Napoli. Gli azzurri sono provvisoriamente terzi con 14 punti ad un sol punto dai verdoneri modenesi. Due le sconfitte di cui una a tavolino per la nota vicenda Juve – Napoli e una in casa proprio contro il temibile Sassuolo. Cinque le vittorie per un totale di 15 punti diventati 14 per la penalizzazione di un punto inflitto dal Giudice Sportivo e confermato in appello, oltre alla perdita per 3-0 della gara non disputata contro la Juve. Nonostante questi due incidenti, il percorso del Napoli di mister Gattuso è da considerarsi eccellente e funzionale per un campionato di vertice. In questi giorni, tra gli addetti ai lavori, è comune opinione che gli azzurri possono puntare allo scudetto in virtù di una rosa ampia e di grande valore tecnico. A questo punto, da buon napoletani, non ci resta che fare gli scongiuri di rito, visto l'infortunio di Osimhen e la perdita di Hysay e Rrahmani, contagiati dal Covid in occasione della convocazione nelle rispettive nazionali. Il pezzo pregiato della campagna acquisti del Napoli, oltre a Osimhen che, mostra qualche difficoltà d'inserimento negli schemi tattici di Gattuso e un altrettanto difficile adattamento al campionato italiano, è, senza ombra di dubbio, Bakayoko, il forte centrocampista che, grazie alle sue qualità tecniche e fisiche da, in fase di contenimento, quelle certezze necessarie per poter attuare il modulo fermamente voluto da Gattuso ovvero il 4-2-3-1. Fino ad oggi i risultati ci sono stati, sia in campionato che in Uefa League, ma non sempre il gioco è stato di quella qualità a cui il pubblico napoletano si era abituato in questi ultimi anni.

Tra chi ha deluso c'è senz'altro la Lazio, il suo inizio ha mostrato lacune in termini di gioco impensabili fino a pochi mesi fa. Eppure gli uomini sono gli stessi ma il gioco latita e Immobile sembra aver smarrito la strada del gol. Riuscirà a tornare protagonista la lazio di Inzaghi? Sabato a Crotone avremo le prime indicazioni sulla salute dei bianco azzurri anche se l'impegno non è proprio impossibile visto che la neo promossa calabrese ha avuto un inizio stagione difficilissimo che la pone ultima in classifica con soli 2 punti.

A deludere, nonostante mette in mostra un bel gioco è l'Udinese, penultima con 4 punti che la dicono tutta su una difesa che mister Luca Gotti fa fatica a registrare. Ma grazie a tanti calciatori di valore che militano nella squadra cara al presidente Pozzo, risalire quanto prima la deficitaria classifica non dovrebbe essere difficile."












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